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Vai al Paradiso di "Poggialberi"
Agriturismo Poggialberi

 

 

Viaggio in Grecia - Yugoslavia (1984)


Questa è la prosecuzione del viaggio in Turchia

Ritorno (grecia- Yugoslavia)

25/8 Traghettiamo da Canakkale in Grecia alle 13. Alle 15 pic-nic in un luogo simpatico ed attrezzato 20 Km prima di Hesere e dopo Kovak.
Ad Alexandropulos in un bellissimo hotel cambiamo 50 dollari per avere 5320 dracme. Nell'Hotel una camera per due senza 1a colaz. costa 2400 dracme.

26/8 Partenza da Fanari alle 8.30. A Xanti si guasta la mia auto (rottura di un tubicino con perdita del liquido idraulico) Rimorchio. Officina fina alle 17.20. Pino si è avviato avanti con appuntamento al confina. Alle 20.30 si raggiunge poco prima del confine in ristorante. Qui la costa greca è discreta. XCarina Kavala (turistica). Strada tortruosa tra confine greco e turco. A Salonicco si prende la strada per la Yugoslavia.

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MA VI CONSIGLIO, PRIMA, di dare uno sguardo qui sotto........
Questo è Poggialberi. Non un Agriturismo ma il posto ideale per rilassarsi dopo un viaggio o dove recarsi per fare mare soggiornando in una tipica Fattoria Toscana. Se vuoi maggiori informazioni clicca sulla fotografia e ti troverai in un vero Paradiso. Per la natura ma anche e soprattutto per l'accoglienza genuina e familiare caratteristica della gente di maremma.

 

27/8 Partenza da TitoVales alle 9. Alle 11 circa siamo a Kis e riprendiamo il percorso dell'andata. Sostiamo e visitiamo velocemente Belgrado (verde - vita - Non c'è un lungoDanubio - Vista la Sava - Foto di fronte al parlamento ed ai bar affollati del centro- Città ariosa.
Ripartiamo alle 17 per Novo Mesto (prima di Zagabria) dove arriviamo (tirando) alle 21.30. Questa volta il conto dell'Hotel ( Metropol) è più caro che all'andata ( avevamo pagato pr 4 5576 dinari compresa prima colazione e garage per auto) perchè i prezzi variano quasi giornalmente in funzione del cambio con valuta pregiata. Il marco si è apprezzato nei confronti del dinaro e così siamo fregati.

Comunque è tutto OK , siamo ben serviti ed il posto simpatico. Un pò lunga l'attesa a tavola: Immense e stucchevoli le bistecche alla tartara dei Pini e Stafano: Discreto tutto il resto.
La visita di B. è statta fatta solo dal nostro equipaggio: Pino era andato avanti raggiungendo l'Hotel poco prima di noi: La macchian ... scricchiola indecentemente per un pò , poi si riprende. Le ho dato un'aspirina.

28/8 Ultimo giorno. Partiamo da Novo Mesto con calma. Alla frontiera ci chiedono se abbiamo tappeti (turchi): Nooooo!.



ANDATA (Yugoslavia - Bulgaria)
9/8 Si riparte alle 8.30. Si sosta a Otocec (fiume e papere e foto). Colpo strega a Pino. A Zagabria entriamo in autostrada per Belgrado. Finora traffico intenso ma migliore di come ce lo avevano descritto. Si prodegue per Cupria. Poi Nis e aòòe 20.30 si arriva a Sicevo. Si cerca una pensione poco costosa e si finisce nel solito cat.B (Min Hotel).

10/8 Di buon ora si riparte per Bulgaria portandoci dietro pane ed uova avanzate... Sicevo: montagna con venticello. Fiumiciattolo. Ferrovia, Pino ancora con mal di schiena. Io ho (dalla partenza) bolle di S.Antonio. Le donne ... in gran forma.
Da notare la squallida eleganza del'Hotel. Lungo la strada Pino fa gasolio. Ci vuole una eternità
Alle 12 arriviamo in frontiera. Controllo sommario al bagagliaio. Controllo dei depliants e carte turistiche. Tutto fila liscio ma pèiuttosto lento. Dopo 40 minuti anche Pino è pronto a ripartire. Sofia: Amina ci lascia il cuore perchè Pino freme. Si vede qualcosa del Centro ma senza fermarsi. Dove sostano alcune auto (dei big ?) a noi non è permesso sostare. Perciò torniamo via a prendere nuovamente l'autostrda di Plovdin.Attrono grande agricoltura . Mais, vigne, pomodori: Meccanizzazione. Imponenete il sistema irriguo. Possibile che sia così il comunismo? . Qualcuno maligna che è solo lungo l'autostrada per farsi belli...!

11/8 Siamo entrati in Grecia senza difficoltà alla frontiera. Si arriva alla frontiera Turca e qui il controllo è invece lungo ma noi sbagliando ci dirigiamo direttamente all'ultimo controllo saltando polizia e dogana e così diventa facile entrare. Appena entrati Pino si rifiuta di proseguire fino ad Instanbul dove ci attende l'Hotel prenotato da Sermet. Dormiamo in uno squallido hotel alla frontiera, in un camerone dove stiamo tutti con la compagnia di innumerevoli zanzare.

Il viaggio prosegue in Turchia (Vedi)